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    [CORRIDORI IN BORGHESE] Nicolas Marini

    Juniores - 17 Gen 2011 
    [CORRIDORI IN BORGHESE] <b>Nicolas Marini</b>

    Nel panorama ciclistico nazionale, Nicolas Marini e' senza dubbio uno degli atleti piu' vincenti in assoluto: solo negli ultimi tre anni ha gioito in ben 37 occasioni. Mostrando di non temere nemmeno il passaggio di categoria, nel 2010 il ragazzo di Provaglio (in provincia di Brescia) ha conquistato per la terza volta consecutiva una classifica speciale di Ciclismo.info e l'ambito Trofeo Forze Nuove. Abbiamo sentito Nicolas alla ripresa dell'attivita'  e alla vigilia della Tre Sere del Garda - Memorial Fulvio Schivardi che si e' disputato la settimana scorsa al velodromo di Montichiari.

    I numeri dicono che sei uno degli atleti piu' vittoriosi fra le categorie giovanili. E' solo un grandissimo prestigio, oppure anche un peso?
    E' sicuramente un prestigio, vincere cosi' tanto fa sempre piacere! Pero' ci sono persone che continuano a criticare dicendo che vinco solo perche' sono piu' sviluppato dei miei avversari, ma io finche' ce la faccio... vinco!, e non do molto ascolto a queste voci.
    Nel 2010, un'immensa soddisfazione e' stata la convocazione ai Giochi Olimpici Giovanili di Singapore.
    E' stata un'esperienza fantastica. Tutti noi risiedevamo nel villaggio olimpico, a contatto con gli atleti di tutto il mondo.
    Che impressione ti ha fatto Singapore?
    Era la prima volta che uscivo dall'Europa, non ho viaggiato molto in vita mia, e quindi un po' mi ha spiazzato. Pero' non abbiamo visitato tanto la citta', sia perche' c'e' poco da vedere dato che non ha una storia antica, sia per via dello smog e del traffico che rendevano difficili anche i nostri allenamenti. Oltretutto, io non abito in una grande citta', quindi non ci sono nemmeno abituato. Un giorno i nostri colleghi del posto ci hanno accompagnato a fare un giro "turistico"!
    2008, 2009, 2010: ti sei aggiudicato tre classifiche di Ciclismo.info, ma qual e' l'annata che ricordi con maggior emozione?
    Quella appena trascorsa: dieci gare fra gli juniores non sono poche! E inoltre nella squadra ho respirato un clima fantastico.
    Una squadra - ricordiamola: l'Aspiratori Otelli Caseificio Zani - che nel 2011 avra' tutti gli occhi puntati addosso grazie alla micidiale coppia Marini-Cigala.
    Devo dire che pero' la societa' non ci mette pressione, come non ce l'ha messa nel 2010. Per esempio Matteo (Cigala, ndr) nei primi mesi faceva fatica a trovare la condizione, ma poi nel finale di stagione e' esploso!
    Com' e' tuo rapporto con Cigala?
    Bellissimo, siamo stati anche compagni di stanza nel recente ritiro di Marina di Massa. E non ci sarebbe motivo per litigare, abbiamo caratteristiche completamente differenti.
    Parliamo della tua storia. Quando hai iniziato?
    Ho debuttato in G3 nella Polisportiva Camignone.
    E chi ti ha fatto scoprire il ciclismo?
    Ho iniziato per caso. Il papa' di un professionista, che era amico di mio padre, un giorno venne a trovarci, guardo' le mie gambe e rimase colpito. In effetti le avevo molto sviluppate perche' giocavo a calcio, lui mi consiglio' di provare con la bici e da allora non sono piu' sceso, pur avendo continuato per qualche anno anche l'attivita' calcistica.
    Hai sempre vinto fin da bambino, o...
    109 gare vinte, 194 se consideriamo anche la pista.
    Caspita! E la pista, invece, pensi di continuare l'attivita'  anche con l'avanzamento della carriera?
    Penso che in inverno sia utile usufruire della pista coperta, soprattutto per allenarsi quando fuori e' freddo o buio. In mezz' ora di macchina arrivo a Montichiari. Ma aldila' di questo ho qualche dubbio, non e' che la pista mi piaccia piu' di tanto.
    Ora invece il futuro. Dove credi di poter ancora migliorare?
    Vorrei continuare a vincere, vincere tanto, e magari riuscire a far bene in qualche gara internazionale. Per questo, pur mantenendo i metodi di allenamento pressoche' uguali, cerchero' di essere piu' competitivo negli strappi duri e brevi.
    Per l'allenamento dovrai tener conto anche della scuola, no?
    Eh be' si', frequento una scuola di lingue abbastanza impegnativa. Studio inglese, francese e russo.
    Hai un altro merito, quindi: sei uno dei pochi che puo' comunicare con la Nazionale Russa...
    (Ride) Si', dai...qualche parolina che basta per farmi capire in gruppo!




    Luca Trippi








    Juniores - 17 Gen 2011